Venezia e Burano in 2 giorni

A Venezia ci tornata dopo anni e a Burano ci sono andata per la prima volta.
Ho voluto andare con i miei figli, solo noi tre: un viaggio breve, due giorni e una notte, ma ne è valsa davvero la pena.
Penso proprio che i miei ragazzi abbiano colto in pieno la magia, la bellezza e la particolarità di questa città unica: abbiamo visitato Venezia praticamente sempre a piedi, tranne quando abbiamo preso il vaporetto per visitare la Basilica di Santa Maria della Salute.

Abbiamo alloggiato in un bellissimo appartamento trovato su Airbnb, in un vicolo tranquillo vicino ad un canale e affittato dalla gentilissima Valerie, una donna irlandese molto simpatica sposata con un italiano.

Il Ghetto di Venezia

La zona dove abbiamo passato l’unica notte: il quartiere del Ghetto ebraico, a soli 10 minuti a piedi dalla Stazione di Santa Lucia.
Precisamente, nel Ghetto Nuovo, uno dei tre ghetti di Venezia (c’è quello vecchio, il nuovo e il nuovissimo): in realtà, però, il Ghetto Nuovo è quello più antico e affascinante: un quartiere circondato da canali e ponti.
Un posto tranquillo ma anche pieno di vita, dove è possibile passeggiare in silenzio e quasi al buio la sera ma anche trovare vivacità nei localini sul canale.

Venezia ghetto Nuovo

Piazza San Marco e il Ponte dei sospiri

Ci siamo andati in orario tramonto, in Piazza San Marco e a quest’ora è particolarmente suggestiva.
L’abbiamo ammirata con calma, passeggiando in ogni angolo di questo salotto a forma trapezoidale, e abbiamo osservato con calma la Basilica, Palazzo Ducale, la Torre dell’Orologio, il Campanile.

 

Il Ponte dei Sospiri portava alle prigioni: ma perché si chiama così? Vale la pena ripeterlo.

Secondo la tradizione,  fu il poeta inglese Lord Byron a dare al ponte questo nome.
I condannati, infatti, passando sul ponte per essere portati in prigione, vedevano l’ultima volta il cielo prima di essere rinchiusi.
I sospiri dei detenuti erano dovuti alla vista del panorama e alla libertà perduta.

ponte dei sospiri

Il Ponte dell’Accademia

Questo Ponte è il più meridionale dei quattro ponti di Venezia che attraversano il Canal Grande, realizzato in legno con un’unica grande arcata.

Ci siamo passati sopra per andare in stazione per prendere il treno di ritorno:  non l’avevo mai visto, questo ponte, ma anche se è annerito e non proprio in ottimo stato, ha un grande fascino secondo me.

Affascinante anche la zona circostante, che dà il nome al ponte stesso: infatti, una volta attraversato, si trova la sede dell’Accademia di belle arti di Venezia e le Gallerie dell’Accademia.

Un quartiere vivace, allegro, dove è bello sedersi all’aperto in un bar oppure lungo i canali.

Passeggiare a Venezia

Girare a piedi, piuttosto che spostarsi con il Vaporetto, ha il vantaggio che puoi riuscire a cogliere ogni particolare e ogni sfumatura della città.
Piccole piazze, vicoli, cortili.

Santa Maria della Salute

Voluta dal patriarca Giovanni Tiepolo nel 1630, anno in cui una grave epidemia di peste aveva colpito Venezia, questa meravigliosa Basilica è dedicata alla Vergine Santissima.
Realizzata dall’architetto Baldassare Longhena, lo stile è particolare perché è un mix tra la cultura tardo-rinascimentale e le suggestioni del Barocco romano.

Consiglio di visitarla perché è bellissima: imponente, rassicurante, materna.
Già, arrivandoci dal mare, la si può ammirare da lontano in tutta la sua maestosità.

santa maria della salute

Burano

Barche, acqua, pizzi e colori.
Soprattutto colori.
Burano è affascinante: un’isola dove il tempo sembra essersi fermato, dove si vive in case colorate, dove il campanile è storto e pendente e periodicamente viene messo in sicurezza, dove, se ti allontani dalle vie principali, ci sono panni stesi al sole, sedie di paglia nei cortili e piccole piazze nascoste.

burano

Ho chiesto ad una signora che vendeva i suoi pizzi perché il campanile era pendente.
Mi ha risposto che da subito, appena eretto, rischiò di crollare a causa di un cedimento del terreno, e da allora periodicamente viene messo in sicurezza.
Il campanile si trova sul retro della chiesa di San Martino Vescovo e la migliore posizione per notare la sua inclinazione è il ponte di Terranova.

campanile pendente Burano

E tu?
Hai mai fatto caso al campanile storto di Burano?

 

 

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