A Roma con i miei figli

A Roma con i miei due figli adolescenti, di 15 e 13 anni: un esperimento riuscito, un viaggio molto piacevole.
Una bella occasione, creata appositamente, per stare con loro fuori dalla quotidianità.

Abbiamo fatto questo viaggio durante le vacanze scolastiche di Pasqua, dal 29 marzo all’1 aprile, e siamo ripartiti proprio la domenica di Pasqua, in tarda mattinata.

Tre giorni a Roma: cosa abbiamo visto.

Non abbiamo visto tutto, ovviamente 🙂
Tre giorni sono il minimo indispensabile per vedere i luoghi più importanti e celebri di questa immensa città, e nemmeno tutti, ma il tempo a disposizione era questo e quindi ho cercato di “sintetizzare”.

Perciò ci siamo limitati al centro storico e, poiché i miei ragazzi non erano mai stati a Roma, ho scelto di far vedere loro la zona del centro e i principali punti di interesse.

Giorno #1

Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Trinità dei Monti, Terrazza del Pincio, Piazza del Popolo, Via di Ripetta, Mausoleo di Augusto, Castel S. Angelo, San Pietro, Trastevere.

Un giro intenso? Un po’, ma nemmeno tanto. Proprio perché avevamo poco tempo a disposizione, ho scelto un B&B in centro, chiamato Relais Barberini, che si trova vicino a Piazza Barberini, via Veneto, a 10 minuti a piedi da Piazza di Spagna.
Una volta arrivati in Hotel (dopo 15 minuti a piedi dalla stazione Termini), disfatto i bagagli e rinfrescatoci un po’, siamo usciti e abbiamo pranzato vicino a Fontana di Trevi in una paninoteca/pizzeria economica e accogliente.

Abbiamo visitato, quindi, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna e ammirato la bellissima Barcaccia.

Poi siamo saliti in cima alla scalinata di Trinità dei Monti e ammirato il panorama, in compagnia dei simpatici gabbiani, che amano anche loro il panorama e amano anche intrattenersi con i turisti.

 

Poi siamo saliti ancora, fino alla Terrazza del Pincio: lì si vede Piazza del Popolo e… una buona parte della città.

 

 

L’atmosfera era bellissima: musica, sole, clima mite, venticello. E la luce, la luce tipica di questa città.

Una volta scesi in Piazza del Popolo, abbiamo percorso via di Ripetta, per arrivare al Mausoleo di Augusto, che, però, era chiuso e non è stato possibile visitarlo.
Sofia, che l’ha studiato a scuola, ci teneva a visitarlo, ma ha dovuto accontentarsi di vederlo da fuori.

Ci siamo consolati con un gelato, una volta attraversato il Tevere, e abbiamo proseguito per le nostre mete:  il ponte degli Angeli, Castel San Angelo e San Pietro in Vaticano.

 

Piazza San Pietro

Sono stata davvero felice di vedere che ai miei figli brillavano li occhi: hanno capito e apprezzato la bellezza che ci circondava da ogni parte.

Il tramonto era nel suo pieno splendore, quando abbiamo deciso di passeggiare a bordo del  Tevere, per arrivare a Trastevere, dove avevo prenotato per cena in una trattoria tipica.

Siamo entrati nel quartiere da Piazza Trilussa, abbiamo ammirato la Basilica di Santa Maria in Trastevere, che però era in fase di ristrutturazione sulla facciata esterna.

 

Lungotevere

 

Ho fatto alcune ricerche, per non spendere troppo, visto che il nostro budget era un po’  limitato, e ho trovato la TrattoriaDa Vittorio“, che si è dimostrata assolutamente all’altezza delle aspettative.

Ricette ottime, personale gentile, ambiente caldo e semplice: una cena buonissima, a base di piatti tipici: supplì, tonnarelli cacio e pepe, tonnarelli alla carbonara.

Ah… una precisazione: questo giro fatto il primo giorno, l’abbiamo fatto completamente a piedi, senza salire su nessun mezzo di trasporto.

I miei figli ed io siamo buoni camminatori, quindi non ci è pesato camminare tutto il giorno.

A parte dopo la cena a Trastevere: eravamo troppo stanchi per farci 40 minuti a piedi e abbiamo preso un taxi.
E ho scoperto che i taxi, a Roma, costano molto meno che a Milano!

Giorno #2

Montecitorio e Campidoglio, Piazza Navona, Campo dei Fiori, Quartiere ebraico e Sinagoga, Isola Tiberina,  Galleria Sciarra, Vittoriano, Fori Imperiali, Terme di Caracalla.

Al risveglio del giorno 2, colazione e via, verso Piazza Navona, passando però prima da Montecitorio e dal Campidoglio.

A Piazza Navona volevo dedicare un po’ di tempo, per due motivi: è una delle cose che amo di più a Roma ed è una piazza che va spiegata e ammirata con calma.

Il tempo, purtroppo, non era dei migliori ma pazienza.

Una volta visitata Piazza Navona, siamo andati a Campo dei Fiori e poi nel quartiere ebraico e a vedere la Sinagoga.

Questo quartiere è bellissimo, affascinante, sembra quasi che i tempo si sia fermato.

 

Dopo questo tour, c’era un po’ di tempo per andare all’Isola Tiberina, che ha affascinato i miei ragazzini, che si sono divertiti a scendere e a percorrerla tutta.

 

Isola tiberina

Lasciata l’Isola Tiberina, abbiamo proseguito verso Piazza Venezia.

Vicino al Vittoriano, in una traversa di Via del Corso, abbiamo pranzato in un ristorante cinese che si trovava nel Rione Trevi, vicino a Galleria Sciarra, che non avevo mai visto e di cui avevo sentito parlare.

Beh, è davvero qualcosa di meraviglioso: visitatela se andate a Roma!

Galleria Sciarra

I Fori Imperiali hanno fatto breccia nel cuore di Sofia, che ha potuto vedere quello che aveva studiato sul libro di Storia dell’arte.

Ma soprattutto, hanno fatto breccia nel suo cuore le Terme di Caracalla, che non avevo mai visto nelle mie precedenti visite a Roma e che mi hanno davvero piacevolmente stupita.

Anche questo giro lo abbiamo fatto a piedi, ad eccezione del ritorno: dalle Terme di Caracalla abbiamo preso la metro (cambiando linea) fino alla fermata Barberini, e abbiamo concluso il pomeriggio con un aperitivo in via Veneto e una pizza vicino all’Hotel.

Giorno #3

Colosseo, Altare della Patria, Bocca della Verità e… tanta pioggia!

L’ultimo giorno a Roma abbiamo avuto una discreta sfortuna per il meteo: già dal mattino diluviava.
Sembra incredibile, ma diluviava.

In ogni caso, non potevamo non entrare al Colosseo, quindi ci siamo andati e, a tratti, ci siamo riparati dalla pioggia che, per fortuna, era diminuita.

Poiché era il sabato prima della Pasqua, ci sono volute ben 2 ore e mezza di coda.
Ma ne è valsa la pena, secondo me e anche secondo i miei figli.

Abbiamo fatto una puntata veloce, causa diluvio che aveva ricominciato a imperversare, all’Altare della Patria e alla Bocca della Verità, che abbiamo visto velocemente da fuori.

Poi siamo dovuti rientrare, perché le condizioni meteo erano davvero avverse.

 

Giorno #4. Si torna a casa 🙁

Il giorno della partenza avevamo un paio d’ore prima del treno e siamo andati a vedere la basilica di Santa Maria Maggiore e abbiamo bevuto un caffè in Piazza dell’Esquilino.

 

Sul mio profilo Instagram puoi trovare altre foto e la Story che ho messo in evidenza.

Vale la pena, eccome se vale la pena, fare un viaggio culturale con ragazzi di questa età, perché non è assolutamente vero che non apprezzano e che si annoiano.
Anzi.
Il segreto, credo, sta nel cercare di rendere tutto una bella scoperta e non un semplice discorso culturale.
Credo di esserci riuscita.

Arrivederci, Roma!

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