36 ore a Lubiana: la mia esperienza

Un gioiello di città

Sono state 36 ore di bellezza, relax e magia quelle che ho trascorso nella meravigliosa capitale slovena.
Lo ammetto: Lubiana – o Ljubljana – mi ha davvero sorpreso!
Siamo arrivati un venerdì pomeriggio di luglio, in macchina.
Pranzo veloce, hotel, doccia, relax – poco! – e subito fuori a piedi, verso il centro storico.
L’hotel non era distante dal centro, giusto dieci minuti a piedi: le strade larghe e periferiche ben presto hanno lasciato posto a strade più strette e, prima ancora, al fiume che attraversa la città: il verde Ljubljanica.


La prima, meravigliosa, cosa che conosci di Lubiana è il suo ponte più famoso: il Ponte dei Draghi, Zmajski most, decorato dalle suggestive sculture dei draghi.

Palazzi, facciate, portoni

Quando si arriva nel centro storico ti accolgono i palazzi imponenti, le facciate barocche, i portoni decorati, i tetti dalle strane forme. In lontananza, il Castello medievale e al centro il fiume Ljubljanica con i suoi ponti pittoreschi e unici.

Il Ponte dei macellai e le sculture di Brdar

Il Ponte dei macellai – Mesarski most – è il ponte dell’amore: qui, gli innamorati hanno chiuso a chiave il loro amore e gettato le chiavi nel fiume Ljubljanica.
Il ponte dei macellai nasce dal mercato di Plečnik e progettato dall’architetto Jože Plečnik.
Caratterizzato dalle statue inquietanti dello scultore sloveno Jakov Brdar, che raffigurano creature deformate, e dalla statua di Prometeo.

La cena più sublime della mia vita

Davvero. Non so come altro dire.
Grazie a un consiglio di un amico, la prima sera siamo andati a cena al Luda Restaurant.
Un locale piccolo, dall’arredamento minimal, in una via laterale e non molto battuta, seppur vicino al centro, gestito da ragazzi giovani e a dir poco entusiasti.
Abbiamo assaggiato antipasti, due primi e due secondi, un dolce: sapori indescrivibili, unici, elaborati ma allo stesso tempo semplici. Sono uscita con la sensazione di aver vissuto un’esperienza culinaria fuori dal comune e che raramente proverò ancora altrove.
Andate a leggere le recensioni su Tripadvisor (troverete anche la mia): certificato d’eccellenza è anche poco.
In ogni caso, ecco un paio di “assaggi“!


Il Castello di Lubiana

Si raggiunge con una funicolare e la vista, da lassù, è spettacolare.
All’interno ci sono diversi musei, tra cui un’esposizione di foto di paesaggi del National Geographics: bellissima.

La cultura, le persone, il mercato e le sagra

Restando solo poche ore, non abbiamo avuto occasione di assistere a qualche manifestazione culturale. E, per dirla tutta, la seconda sera – sabato – abbiamo cenato all’aperto in un pub che trasmetteva la partita dei Mondiali di calcio: Italia contro Germania.
La città è piena di persone molto giovani, ci sono tanti ragazzi.
La zona del mercato è vivace e trovi di tutto.
I bar, i locali, le piazze e le vie del centro sono vivaci e piene di colori.
Abbiamo avuto la fortuna, la seconda sera, di trovare la festa della birra, nella zona del mercato: musica, street food, allegria.

 


Sul far della sera…

Saranno i draghi, sarà il fiume, saranno i tetti e saranno i colori del cielo… ma il tramonto a Lubiana è bellissimo.
Pace, armonia, secoli di storia, buon cibo, allegria, colori e voglia di vivere bene: ecco cosa evoca in me questa splendida cittadina, che mi ha fatto pensare, non so perché, a molti romanzi di Milan Kundera, uno su tutti “La lentezza”.

 

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